LE MAGICHE SIBILLE DI CLELIA CARTOMANTE
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LE MAGICHE SIBILLE DI CLELIA CARTOMANTE

Il magico mondo delle Sibille svela i suoi segreti assieme a Clelia Cartomante. Potete richiedere le vostre stesure.
 
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 COME SONO NATE LE SIBILLE

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MessaggioTitolo: COME SONO NATE LE SIBILLE   COME SONO NATE LE SIBILLE EmptyGio Giu 13, 2024 7:09 pm

Molte Cartomanti utilizzano, come strumento divinatorio, le carte delle Sibille ed anche io faccio lo stesso.

Ma da dove nascono le Sibille?

Per prima cosa vediamo da dove prendono il nome queste carte.

Le Sibille sono personaggi della mitologia greca. Pare che in origine esse fossero delle vergini dotate di virtù profetiche ispirate da un Dio, di solito Apollo ed erano capaci di predire il futuro e dare responsi però con un alone di mistero.

Le più importanti di queste vergini Sibille sono state

1) La Sibilla di Eritre, detta anche Sibille Cumana che si dice sia nata appunto ad Eritre, in Lidia, in una  una grotta del monte Corico e che fosse in grado di profetare immediatamente dopo la nascita. Fu consacrata ad Apollo e previde la propria morte, proprio ad opera del Dio, ma visse circa 1000 anni. Una tradizione la identifica con la Sibilla che si era stabilita a Cuma, in Campania, dove profetava all’interno di una caverna. Secondo una profezia di Apollo, sarebbe vissuta tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che poteva tenere in mano, a patto che non vedesse mai più la nativa Eritre. Ma il fato volle che gli Eritrei le inviassero una lettera, il cui sigillo era fatto con la terra del loro paese: vedendo quel pezzetto della sua patria, la Sibilla morì.  Durante il regno di Tarquinio il Superbo era andata a Roma e aveva dato al Re tre raccolte di oracoli, che furono collocati nel tempio di Giove Capitolino: furono oggetto di consultazione fino all’epoca di Augusto, tenuti in gran conto dai Romani che ad essi ricorrevano in ogni circostanza di qualche rilievo, attraverso la mediazione di appositi magistrati incaricati della conservazione e interpretazione dei “libri sibillini”. Virgilio affida alla Sibilla Cumana il compito di guidare Enea nella discesa agli Inferi.

2) La Sibilla Delfica, come dice il nome era  una profetessa che dimorava presso il santuario di Delfi: la Pizia. Lei, posseduta dal dio Apollo, prevedeva il futuro. Raccontano della Delfica e delle sue affascinanti premonizioni diversi autori, sia latini che greci. Fuori dal tempio di Delfi, dove viveva vi era la famosissima iscrizione "GHNOTI SEAUTON", ovvero "Conosci te stesso". In merito all'attribuzione dell'epigrafe vi è grande incertezza. C'è chi dice sia di Chilone...Aristotele ci dice che è della Pizia stessa... Ad ogni modo, "Conosci te stesso" può sembrare una frase banale ma non lo è.

Tali donne mostravano abitualmente ai profani ed alle folle i loro responsi, lievi e numerosi come le foglie, che il vento disordinava disperdendone così il testo. Queste vergini, affidando al vento benevolo le loro verità non sempre gradite, lasciavano spazio alle illusioni dei consultanti che interpretavano a loro piacimento i responsi.

Da queste figure nasce il nome di queste carte.

Le sibille dunque sono carte usate a scopo divinatorio arrivate nel nostro paese grazie all’influenza francese e il loro nome prende proprio spunto dalla figura della Sibilla antica, la Sacerdotessa che aveva il potere in epoca romana e greca di interpretare il passato, chiarire il presente e predire il futuro.

Le carte delle Sibille sono chiamate anche Carte Chiacchierine o carte della Conversazione perchè si dice che "parlino" molto più dei Tarocchi. Si dice, per esempio, che se fai alle Sibille una domanda esse, oltre a rispondere a quella domanda, dicono anche altre cose di "contorno" alla domanda stessa e che possono accadere al/alla Consultante.

Sull’origine delle sibille vi sono pareri discordanti, ma su una cosa tutti concordano: il contributo di Marie-Anne Lenormand fu fondamentale sia per la diffusione del mazzo che oggi conosciamo come Sibille.  Il mazzo che Marie-Anne usava per i consulti segreti con aristocratici francesi e semplice gente del popolo, altro non era che un comune mazzo di carte da gioco con i semi francesi, che lei aveva arricchito con disegni e appunti.

Il mazzo delle sibille è composto da 52 carte ed ognuna di esse simboleggia una figura che mostra un significato divinatorio generale. Alle illustrazioni si aggiungono altri indizi come il seme ed il numero.

In realtà, queste  carte, che non sono affatto simili o sinonimi dei Tarocchi, hanno una grafica molto più intuitiva, spesso molto più colorata e ricca di significati rispetto ai Tarocchi e non lasciano spazio ad incertezze interpretative, quindi per questo sembra che dicano di più, e che siano più "chiacchierine".

Nonostante nel corso degli anni siano nati molti mazzi diversi di sibille, anche di sibille regionali, e malgrado ciascuno di essi differisce nei disegni e in alcuni particolari, il significato divinatorio è in genere identico per tutti i mazzi.
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